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Il Consiglio di Stato e la “regola del sospetto” in tema di conflitto di interessi

Avv. Giuliano Di Pardo commento a Sent. Cons. Stato n. 7289 del 25 luglio 2023.

Il Consiglio di Stato contro la “regola del sospetto” in tema di conflitto di interessi. Infatti, la pronuncia in esame ribadisce che “sul versante probatorio, come chiarito dalla giurisprudenza, l’ipotesi di conflitto d’interessi “deve essere supportata da elementi concreti, specifici ed attuali” (Consiglio di Stato, Sez. III, 26 marzo 2021, n. 2581; Consiglio di Stato, III, 20 agosto 2020, n. 5151 e 29 marzo 2022, n. 2309)”. Non a caso il nuovo art. 16 del D. Lgs. 36/23 stabilisce che il conflitto di interessi deve essere provato da chi lo invoca, sulla base di presupposti specifici e documentati. Quanto, poi, alla presunzione di un conflitto di interessi, semplicemente perché in presenza di un ridotto contesto ambientale, detta circostanza “non può essere elevata di per sé a prova “presuntiva” della situazione conflittuale, implicante una altrettanto “presuntiva” regola di sospetto che oneri l’Amministrazione resistente di fornire la prova negativa opposta (id est: sull’inesistenza della situazione conflittuale incidente sulla correttezza del proprio operato)”. 

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